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Opus one è una delle cantine più prestigiose e ben conosciuta anche in Italia. Non potevo mancare ed ho fatto un tour elegante e molto interessante.

Si tratta di un’ “opera unica” la cui titolarità è per metà di Robert Mondavi e per la seconda metà del francese Rothschild.

Appena arrivo dico al winemaker che mi trovo in una struttura imponente ma lui cerca subito di dimostrarmi anche il lato  sentimentale: hanno una piccola produzione di olio non commercializzata ma distribuita tra i dipendenti. Non solo, le etichette sono realizzate dai loro stessi figli (vedi foto)

Hanno un bel laboratorio interno, grande attenzione viene riservata alle risorse umane ed un esempio tra tutti p l’esperimento di team building introdotto dal winemaker, in CA figura chiave di quasi tutte le cantine.

Ecco, il team di produzione è stato diviso in 2 squadre, ogni anno le 2 squadre devono produrre il proprio vino cercando di vincere la competizione. Un modo per fare squadra e imparare meglio I vari steo del proprio stesso lavoro, interessante.

Interessante anche il tour nella barricaia (vedi il video sul loro stesso sito qui)

I vini sono molto interessanti, parlo al plural perchè proviamo 2 annate: la 2007 con aroma di ciliegia sotto-spirito e cioccolato, e poi la 2010, evidentemente molto giovane ma una conquista; pare sia stata un ottima annata ma anche molto difficile; gli aroma in questo caso sono di frutti rossi prevalentemente. Una bella complessità in entrambi i casi, una leggera vaniglia e un finale decisamente lungo, forse un po’ di astringenza di troppo…

Si tratta, ad ogni modo, di un blend di 4 uve: Cab Sauvignon (la varietà in percentuale maggiore), Merlot, Cab Franc, Petit Verdot, Malbec, le single percentuali dipendono dall’annata ovviamente.

Dopo la degustazione ho avuto l’occasione di intervistare il Direttore delle Pubbliche Relazioni: Christofer Barefoot.

Esportano il 50% della loro produzione prevalentemente in Giappone ma stanno approcciando meglio anche al mercato cinese. Poi c’è l’Europa e questo è certamente uno dei vini più costosi sia qui in CA che in Europa

Quando iniziamo a parlare dell’approccio al mktg e alla comunicazione mi rendo conto di essere di fronte ad una realtà molto diversa: il vino è venduto non appena imbottigliato per cui il loro obiettivo di mktg non è certo di spingerlo ma piuttosto di educare e selezionare i clienti migliori.

opus one wine

opus one wine – barriques

Christofer aggiunge che adottano un approccio molto conservativo e credono fermamente nelle pubbliche relazioni ma recentemente stanno investendo molto nei social media per agganciare i giovani.

Ad ogni modo è tutta questione di pubbliche relazioni, mai stata così d’accordo

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