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Ci siamo, stazione Leopolda, Firenze tutti pronti per entrare e degustare gli oltre 140 produttori e tutti i loro prodotti.

La sala è lunga, colma, gli stendardi di colore diverso raggruppano i produttori per area: Gaiole in Chianti l’area di appartenenza della Barone Ricasoli, San Casciano Val di Pesa dove si trova la nuova “Antinori nel Chianti Classico”, Castellina in Chianti dove da pochissimo ha la sua produzione di Chianti la nota azienda Banfi fin’ora conosciuta per il brunello al suo castello; e così via con Radda, Greve e giù di lì con le aree di produzione consentite dal disciplinare.

anteprima chianti classico 2014

anteprima chianti classico 2014

Accoglienza calda, grafica stilosa: il gallo nero in tutto il suo splendore, su fondo nero e costellato di piccole stelle, disegnato da piccole bottiglie verdi, nere, rosse che ne delimitano il contorno. Sono disponibili anche le cartoline da conservare per ricordo.

Non manca il bancone degli oli DOCG che trovo delicati, difficilmente scuri ed amarostici, morbidi, e quindi trovo che siano per il palato di tutti.

All’ingresso ricevo il mio booklet con le aziende in ordine alfabetico per prendere note ed insieme a questo un piccolo depliant a parte: il “menù” stretto e lungo delle “gran selezione”. È questa la nuova denominazione che nasce nel Chianti nel 2013 tra le polemiche e la felicità di altri, insomma nel solito contrasto tra produttori tutto italiano!

C’è l’imbarazzo della scelta ed è difficile fare una selezione… procedo in ordine per zone di produzione e per ciascuna decido di provare i vini di un’azienda più nota e poi confrontarla con qualche altra per farmi un’idea..

Non li ho provati tutti e mi scuso per eventuali mancanze ma trovo che ce ne siano di diversi degni di gran nota! Stili diversi: botte grande, barrique, gran selezione si, gran selezione no, ognuno si distingue nel proprio lavoro.

(ecco tutte le aziende: http://www.chianticlassico.com/aziende/)

lamole di lamole nel chianti classico

lamole di lamole nel chianti classico

Mi colpiscono subito i vini della Bibbiano con la propria personalità. I particolare il Chianti Classico Montelloro 2011, con un forte sentore di marmellata di ciliegie, acidità perfettamente bilanciata e grande rotondità; notevole anche la Gran selezione 2010 che si distingue anche grazie all’annata. Una nota importante va anche a Castello di Volpaia per la gran selezione “Il Puro” 2010 che non ero riuscita a provare  anche il Chianti Classico Fontodi 2010 di Fontodi appunto, complesso e particolarmente piacevole tra le spezie il tabacco e i frutti rossi con la viola. Così come Lamole di Lamole che usa solo botti grandi e presenta vini diversi da molti altri proprio per la mancanza della barrique; solo 50 ettari per vini di grande freschezza: tanto tanto frutto e grande piacevolezza anche nelle annate giovani.

Inoltre ho avuto modo di scoprire delle aziende che non conoscevo, dei vini mai provati; la San Felice dove ho provato sia Chianti di annata sia Riserva e Gran selezione di particolare mnorbidezza . così come La fattoria I Collazzi che producono principalmente olio ma hanno dei vini che mi colpiscono anche per la mineralità che scopro essere ceduta dalla Malvasia nera..

Mi tratterrei ancora e volentieri ma son stata dentro dalle 13 (orario di apertura) alle 19,30 e dato che alle 20,00 l’evento si concludeva direi che è andata bene così.

scopri di più qui http://www.chianticlassico.com/2014/02/chianti-classico-gran-selezione-presentazione-in-anteprima-mondiale-a-firenze/?lang=it

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