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Trovarsi di fronte ad una vigna ultracentenaria (vedi foto che segue) è un’esperienza.
Un’esperienza resa rara da quel ‘maledetto’ insetto, la fillossera, che tra fine 800 e inizio 900 ha cambiato la storia, anzi – letteralmente – le radici delle vigne europee, ormai (quasi) tutte innestate su barbatelle americane.

old vines

E allora, quando ne trovi una a “piede franco” (non innestata), pre-fillosserica, pensi al “miracolo”: il miracolo che sia – invece- riuscita a sopravvivere al tempo e alle sue avversità, il miracolo di un risultato che supera ogni aspettativa e limite umano.  Viti aggrappate alla vita come la loro stessa conformazione dimostra.

old vines – amalfi coast

Ecco perché uno dei motti della Tenuta San Francesco, nella magica Costiera Amalfitana, recita appunto “Il vino delle vecchie vigne è un miracolo”. Qui le vigne pre-fillosseriche sono proprio (prevalentemente) quelle di tintore, la varietà più tipica e rappresentativa della costiera e, più specificamente, della sottozona Tramonti dove ci troviamo. “È lui” il principe di quest’area vinicola, come recita l’etichetta seppur in dialetto locale “È Iss”: nome provocatorio scelto in risposta ad un recente accenno di moda che spinse alcuni produttori a riproporlo. Ma “è lui” l’originale, è qui, “è iss” che è sopravvissuto nei secoli perfino alla fillossera e questo grazie all’influenza vulcanica del Vesuvio (ceneri e lapilli), alla vallata che lo ha protetto e anche a quella orgogliosa mentalità contadina volta alla conservazione.

Poco da aggiungere a questo punto, se non qualche informazione utile.

Siamo a nord della provincia di Salerno, sul costone che spunta più o meno all’altezza della città di Salerno e guarda verso sud, in misura speculare rispetto alla Penisola Sorrentina (prov. di Napoli) versante che – sullo stesso costone – guarda verso nord (vedi mappa). Area coperta dalla DOP Costa d’Amalfi e dalla IGP Colli di Salerno (di ricaduta e non solo per la Costiera Amalfitana).

costiera amalfitana – mappa

Zona produttiva di grande fascino nonostante le difficoltà imposte da vigneti a strapiombo sul mare, aggrappati alla roccia su terrazzamenti  disperati e pendenza indicibili. I terreni sono più meno accomunati dal carattere dolomitico-calcareo con influenza vulcanica e in alcuni casi, come Tenuta San Francesco, presenza argillosa. Sono i microclimi che variano sensibilmente distinguendo ogni singola frazione: l’altitudine varia da pochi metri fino a superare i 500 m s.l.m. con relative esposizioni, ventilazioni ed escursioni molto variabili da zona a zona che hanno portato a distinguere (almeno direi) queste tre sottozone (da disciplinare):

  • questa di Tramonti è la più vitata con le altitudini maggiori e caratteri simili all’entroterra campano (Irpinia e Sannio)
  • poi c’è Ravello (clima più fresco, buone altitudini e quindi prevalenza di bianchi)
  • e Furore (più esposta ma anche ventilata).

Le varietà della Costiera Amalfitana, nonostante le ridotte dimensioni complessive nonchè relative, sono numerosissime ma le più comuni sono aglianico, piedirosso, tintore e sciascinoso tra i rossi; falanghina (e suo clone, qui chiamato biancazita), biancolella (e suo clone, qui chiamato biancatenera), fenile, ginestra, ripoli, pepella.

tenuta san francesco winery

  • Tenuta San Francesco: cenni

La Tenuta San Francesco è stata fondata nel 2004 e all’improvviso per sfruttare dell’invenduto di uve che porta i 4 soci di 3 famiglie (Bove, Giordano, D’Avino) a mettersi insieme. Oggi lavorano su circa 12 Ha suddivisi su ben 28 vigneti circa, metà dei quali raggruppano vigne centenarie (soprattutto Tintore e Piedirosso) e conservano il vecchio sistema a pergola, mentre l’altra metà è più recente (circa 30 anni), a filari. La sede dell’aziende risale al XVII secolo con una cantina piccola ma suggestiva: tutta in pietra calcarea e pomici, le stesse pomici che troviamo in vigna in superficie. I bianchi sono lavorati solo in acciaio, i rossi anche in legno: tonneau o botti grandi sempre di rovere francese. I vini sono seguiti dall’enologo Valentini.

tenuta san francesco – cantina

 

  • I vini della Tenuta San Francesco

TRAMONTI BIANCO 2017 (Biancolella, Falanghina, Pepella):

È il primo vino dell’azienda. Naso intenso e abbastanza maturo ma solo in questa annata più calda, diversamente prevarrebbe quella che oggi è solo una venatura minerale. Più verticale al sorso, di media persistenza

 

PER EVA 2016 (Falanghina, Ginestra, Pepella):

Naso intrigante di frutto bianco maturo, ginestra, confetto, pepe e un soffio sulfureo. Pieno in bocca, decisamente sapido con bellissima persistenza

 

PER EVA 2013 (magnum)

Perfettamente in linea col fratello più giovane, ancora sulfureo ma con tocco che vira sull’etereo. Sorso deciso ancora molto fresco con retro fumè

 

COSTA D’AMALFI ROSATO 2017 (Piedirosso, Aglianico)

Di un colore talmente chiaro da mettermi alla prova con la macchina fotografica. La stessa “leggerezza” si riscontra in degustazione: fragoline e salvia al naso, semplice ed equilibrato al sorso.

rosè

rosè bottle

ED 2017 (il nuovo rosato con Aglianico in percentuale leggermente superiore e Piedirosso)

Color petalo di rosa, elemento identificativo che ritrovo anche nel bouquet, il quale si presenta più “vegetale”. Fine e delicato

 

TRAMONTI ROSSO 2015 (Aglianico, Tintore, Piedirosso)

Naso giovane e croccante: marasca, poi caffè e cenere. Vino quotidiano di carattere, fruttato e fresco

 

“4 SPINE” TRAMONTI ROSSO RISERVA 2015 (Aglianico, Tintore, Piedirosso)

Consistente. Dal carattere speziato al naso che lascia spazio a prugna, liquirizia, paprika e una nota boisè ancora non perfettamente integrata nemmeno al palato dove chiede tempo per una maggiore armonia generale

 

“4 SPINE” TRAMONTI RISERVA 2010 (Aglianico, Tintore, Piedirosso)

Naso penetrante con una nota di pepe nero accompagnata da ciliegia sottospirito, legno tostato. La struttura tannica dell’Aglianico è evidente ma equilibrata

 

È ISS 2014 (100% Tintore)

“Lucido” e violaceo. Al naso è vegetale con note di radici di liquirizia, china e frutti neri. Al palato è agile, con una struttura media e un retro gradevole di mirtillo

 

È ISS 2010 (100% Tintore)

Rubino carico; “scuro” nel carattere con frutti di bosco, pepe, tabacco e un soffio balsamico. Il corpo non è particolarmente imponente, la freschezza lo snellisce pur mantenendo il carattere introverso.

 

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