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Millè nasce come una scommessa. Una scommessa a partire dal suo stesso packaging. C’era poco da temere, il successo è stato quasi immediato grazie alla verve di chi ci crede con passione e lo spinge con intelligenza: Michela Muratori, Communication Manager della famiglia Muratori, titolare della Tenuta Villa Crespia di cui Millè è figlio.

tenuta villa crespia in franciacorta

Siamo in Franciacorta, rinomata area di produzione lombarda di Spumanti Metodo Classico in Italia, e più precisamente ad Adro nella (giovane) azienda Tenuta Villa Crespia appunto, azienda dei Fratelli Muratori fondata nel 1999 con circa 55 Ha per 350.000 bottiglie l’anno che da subito ha puntato al territorio suddividendo la proprietà in 6 UV (Unità Vocazionali), una per ciascun Franciacorta prodotto.

Millè è un’altra cosa: uno Chardonnay millesimato che nasce da un assemblaggio di vini prodotti con uve coltivate nei loro diversi ambienti e che si pone con schiettezza e dinamismo in perfetta linea con quanto si era progettato, gadget e serate colorate di turchese inclusi.

millè, franciacorta brut millesimato – tenuta villa crespia

Eppure, quando si lavora con tanta serietà e si mette la qualità al primo posto i risultati non possono che essere sorprendenti e un prodotto, nato forse per “sfidare” qualche impolverata impalcatura che a volte sorregge il mondo del Metodo Classico, o Champenoise che dir si voglia, riesce a dimostrare tutto il suo carattere. È quello che è emerso dalla prima verticale organizzata da Michela Muratori per “gli amici di Millè” che mi ha divertita non poco: siamo partiti con la 2010 per poi proseguire con 2009, 2008, 2007 e non solo.

michela muratori guida di millè, franciacorta brut millesimato – tenuta villa crespia

In questo contesto le note di degustazione delle annate degustate lasciano il tempo che trovano ma per i più curiosi ne riporto alcune brevemente.

Millè Franciacorta Brut Millesimato DOCG 2010

Annata regolare fino a luglio, piovosa e fredda tra agosto e settembre. È stato selezionato lo Chardonnay proveniente dai vigneti più caldi (in particolare le colline moreniche di Erbusco e Adro).

Il perlage è molto fine e persistente. Fine anche il bouquet che si presenta sottile e agrumato con note di lime e roccia ancor prima che floreale. Al sorso è cremoso con acidità sferzante accompagnata da un’ottima sapidità. Contenuto e verticale ma molto elegante. Ottimo potenziale.

Millè Franciacorta Brut Millesimato DOCG 2009

Estate calda con piogge provvidenziali che hanno favorito un andamento e una buona maturazione dei grappoli. Privilegiate le uve di alta collina esposte a Nord che guardano il lago Iseo con suoli morenici così come quelle su suoli fluvioglaciali tardive.

Paglierino scarico, ottima la luce. Naso intenso a maturo con note di pesca sciroppata, agrume candito e poi tostato, fiori bianchi e un vago tocco vegetale. Al palato è pieno e morbido per la sua tipologia, coerente e di buona persistenza.

Millè Franciacorta Brut Millesimato DOCG 2008

Stagione regolare preceduta da una primavera fredda e poco soleggiata; le piogge frequenti hanno supportato l’evoluzione della crescita vegetativa così come concentrazione e composizione del grappolo. Sono state vinificate separatamente le uve provenienti da zone prevalentemente moreniche di media collina; il 20% proviene da zona tardiva.

Il colore inizia ad assumere tonalità più calde. Il naso è decisamente sfaccettato con note di ananas grigliata, erbe officinali e un tocco rinfrescante di liquirizia. Solo sul fondo si avverte una nota agrumata e quasi iodata. L’ingresso in bocca è molto morbido, la bolla è delicata però il sorso è ritmato e grasso, sapido. Il mio preferito.

 

(PS come percepito, mi confermano che nella 2009 e nella 2008 il dosaggio di zuccheri è lievemente superiore rispetto alla 2010)

 

Millè Franciacorta Brut Millesimato DOCG 2007

C’è stato un leggero anticipo della vendemmia che ha esaltato sentori freschi. Selezionate le uve di alta collina esposte a nord dove il vitigno è maturato più lentamente e ha mantenuto elevate acidità.

Inizia a virare sul dorato. Al naso i profumi sono prevalentemente terziari: noce, zenzero candito, cereali e sullo sfondo quasi un accenno ai frutti di bosco. Decisamente morbido, maturo, in perfetto equilibrio.

 

E infine una sorpresa, ci dicono, ma questa è un’altra storia. Alla prossima puntata!

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