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Millè è un vino giovane, per giovani e non, lo dice la bottiglia e tutto il packaging azzurro, anzi turchese. È un vino che non vuole essere presentato, semplicemente “deve fare stare bene e divertire chi lo beve” come si legge sul sito dedicato. Meglio ancora, come Michela Muratori – Communication manager della Tenuta Villa Crespia ma soprattutto sincera e appassionata sostenitrice di questo progetto di famiglia – sottolinea sempre: è “da sbicchierare”.

millè franciacorta brut millesimato

Non è un vino pensato per l’invecchiamento, eppure, quasi a sorpresa, la serietà ha premiato non solo Michela e tutta la famiglia ma anche noi “Amici di Millè” che, in occasione della prima verticale di Millè Franciacorta Brut Millesimato di Tenuta Villa Crespia (leggi qui), dello scorso maggio, siamo stati accolti con una novità: la riserva di Millè, annata 2004.

Le bottiglie sono pochissime, meno di 1200 e ormai (quasi) finite; il packaging, in questo caso, non può che distinguersi (vedi img di copertina).

Ecco le mie impressioni:

Millè Franciacorta Brut Riserva 2004

Per quanto riguarda l’annata, questa viene descritta come ottima e più precisamente regolare anche sul piano quantitativo e caratterizzata da ottime escursioni termiche.

Sono rimasta molto colpita, non credo che – alla cieca – avrei dato al bicchiere tutti questi anni. Alla vista in vino si presenta vagamente dorato ma molto giovane già nei toni vivaci. Incredibilmente giovane anche al naso dove conserva note agrumate miste a sedano, un tocco vagamente fumè e miele millefiori. Molto fine al sorso, cremoso e di grandissimo equilibrio. Un vino di personalità e ancora con buon potenziale.

Alla prossima verticale, mio caro Mille!

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