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La storia di Milena Pepe (Tenuta Cavalier Pepe) ci ha appassionati a più riprese: la bionda belga che con accento francese approccia ai vitigni irpini su cui investiva con lungimiranza il padre combinando charme e determinazione, competenza e femminilità. Una ricetta che ha portato ad una certa notorietà e fa bene anche ad un territorio, quello irpino, con ancora tante potenzialità da esplodere.

chiara giorleo at Tenuta Cavalier Pepe

In un quadro piuttosto definito che in una produzione totale di circa 300.000 bottiglie prevede spumanti, i classici DOC e DOCG del territorio inclusa la Coda di Volpe, le specialità come i golosi Cerry Merry da Aglianico e amarene e le riserve che vedono anche Greco di Tufo e Fiano di Avellino, oltre che Taurasi, affinare leggermente in legno il focus di Milena resta sui vitigni autoctoni con crescente eleganza. Le diverse espressioni sembrano rispettare non solo il territorio ma anche una ricerca di finezza e bevibilità su vitigni anche scontrosi nella lavorazione e nell’animo come lo stesso Aglianico.

Così Milena, consigliata in cantina da Gennaro Reale, mi stupisce ogni volta per un lavoro di continuo perfezionamento, trasversale a tutta la linea. Ecco alcuni cenni rispetto agli ultimi e recenti assaggi.

lila falanghina irpina by tenuta cavalier pepe

  • Lila 2017 è la Falanghina Irpina dove il carattere irpino si imprime su questo vitigno di origine beneventana. Con un accenno agrumato per poi orientarsi su un carattere minerale-sapido e un corpo che la rende più decisa. (Non a caso scopro che la vendemmiano a fine ottobre).
  • Grancare e Brancato 2017 (rispettivamente da Greco di Tufo e Fiano di Avellino) che ormai vedono solo il 30% del totale affinare in legno, hanno raggiunto un’eleganza e un equilibrio straordinari, con grande trama e persistenza nel caso del Brancato, maturità di frutto, coerenza e tipicità nel Grancare.
  • La stessa finezza che riscontro nel Santo Stefano, l’Aglianico Irpinia DOC della sottozona Campi Taurasini, 2013: arioso e invitante al naso con sbuffi di cioccolato e alloro, snello a sufficienza e armonico al sorso.
  • In perfetta sintonia i due Taurasi: Opera Mia 2013 e la riserva La Loggia del Cavaliere 2012, il primo goloso e sapido sempre conservando personalità e corpo, il secondo più fitto e potente con enorme potenziale.

tenuta cavalier pepe

Un percorso da seguire con attenzione. Un’azienda da tenere sott’occhio.

 

 

 

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