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È una realtà recente quella di Ilaria Cocco, nonostante il nonno producesse almeno per la famiglia. Dunque l’approccio è moderno e focalizzato: 3,5 ettari per un totale di circa 15 mila bottiglie su 3 etichette, Montefalco rosso, Sagrantino di Montefalco e suo passito. In futuro chissà, magari un Trebbiano Spoletino.
Le prove iniziano almeno dal 2008 quando Ilaria rientra dagli studi di marketing per dedicarsi totalmente al vino e le prime bottiglie in commercio arrivano nel 2018 (con il Sagrantino 2013, passito 2014, Montefalco rosso 2014).
Le vigne sono a 400 m s.l.m. nel comune di Montefalco, sul pendio est/sud-est, con terreni sabbiosi e ghiaiosi (ricchi di ghiaie e conglomerati fluvio-lacustri) che determinano vini più scarichi nel colore, aspetto cui si è meno abituati per il Sagrantino.

La verticale di Sagrantino svolta in occasione dell’Anteprima Sagrantino 2018, tenuta a maggio 2022, è un modo per capire i progressi di un’azienda già riferimento per il territorio e dall’ottimo potenziale.

Sagrantino al 100%, macerazione di almeno 1 mese, tra i 14 e i 18 mesi in botti grandi di rovere francese e poi tutta bottiglia.

 

PHONSANO – Montefalco Sagrantino DOCG 2018 (campione di vasca)

Frutto nero, violetta e ciliegia sotto spirito: un naso penetrante che annuncia un sorso fruttato con un tannino ancora scalpitante come è ovvio ma maturo.

2017

Rubino scarico. Naso ancora chiusa con note di fritti di bosco maturi e fave di cacao. Ingresso morbido per un sorso succoso e strutturato, il tannino chiede tempo per integrarsi.

2016

Rubino medio con riflessi leggermente granati. Naso profondo con note di mirtillo, liquirizia e sottobosco. Al palato è fruttato, con finale pulito e ottimo equilibrio grazie anche ad un tannino maturo.

2015

Rubino pieno ma non impenetrabile. Il naso inizia ad essere più definito: mon chéri, cioccolato, paprika e violetta. Al palato è sostanzialmente morbido con un tannino saporito.

2014

Verso il granato al colore. Naso evoluto con note di pot-pourri, visciola macerata e funghi. Scattante al palato nonostante il tannino giochi bene la sua parte. Non complesso ma di grande bevibilità

2013

Granato di media concentrazione. Le note ossidative sono più evidenti con mallo di noce e radici in primo piano rispetto a sentori sottili di piccoli frutti rossi. Sorso asciutto, abbastanza equilibrato con finale di media persistenza.

Il passito, “Fontiola” (2016) è luminoso e molto definito al naso, goloso, asciutto, molto equilibrato.

Il Montefalco Rosso “Camorata” (2016), 60% Sangiovese, 25% Merlot, 15% Sagrantino, è austero con profumi di mora, cacao, farina di mandorle. Ancora chiuso e scalpitante, vuole ancora del tempo in bottiglia.

Da tenere d’occhio.

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