Print Friendly, PDF & Email

 

Avendo usato questo termine proprio in questi giorni, approfitto della domanda di Simona la quale mi chiede che significa “vino ridotto”. In realtà Simona mi parla di una sua particolare esperienza su cui abbiamo ragionato insieme ma tutto ruotava, appunto, attorno al concetto di riduzione.

Un vino ridotto è un vino che non è entrato sufficientemente in contatto con l’aria sviluppando così delle note puzzolenti come un forte odore di zolfo oppure di uova, spazzatura o gas.

Si tratta della condizione opposta all’ossidazione che si verifica, invece, quando un vino entra (troppo) in contatto con l’aria e – appunto – si ossida a partire dal colore fino a sviluppare profumi che ricordano il Marsala (e per questo detto “marsalato/i”).

Questo può accadere perché, per evitare appunto l’ossidazione che si può verificare in qualsiasi momento della lavorazione, il contatto con l’ossigeno è molto controllato però è necessario trovare il giusto equilibrio tra questi 2 estremi.

Attenzione: in alcuni casi queste note di riduzione possono svanire lasciando il vino respirare nel bicchiere.

Condividi: