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Jean Claude Mas si fa promotore di quello che definisce “Lusso contadino” (Le lux rural) con due stili di vini: quelli ‘da bere’ dice, e quindi con un buon rapporto qualità-prezzo; quelli ‘che fanno sognare’, a partire dall’etichetta stessa. Fissare questi obiettivi consente di evitare dispersione.

Siamo nel Sud della Francia, in Languedoc. Les Domaines Paul Mas nasce nel 2000 con 35 ettari di vigne che Jean Claude Mas eredita dal padre, oggi gli ettari sono 850 per un totale di 15 Châteaux e Domaines e 22 milioni di bottiglie. Nonostante i numeri che possono offuscare e creare pregiudizi, Jean Claude si sente e si dimostra più “vigneron” di prima quando era un négociant e, quindi, acquistava uve.
Oggi l’obiettivo è quello di valorizzare quel mosaico di espressioni territoriali offerto dall’area Languedoc piuttosto che ispirarsi a stili e denominazioni più note. Un territorio che, essendo – per ora – meno blasonato si offre a costi molto più accessibili consentendogli un investimento di queste proporzioni e di produrre vini qualità-prezzo che altri territori, fa l’esempio di Bordeaux o Barolo per citarne alcuni, non consentirebbero.

Da un confronto e una degustazione online direttamente con Jean Claude viene fuori tutto lo spirito imprenditoriale che lo contraddistingue, uno spirito arricchito dal gusto del ‘bello’ e che perderebbe valore se non fosse supportato da quello per il ‘buono’.

Vini sorprendenti per definizione e piacevolezza e, ancora, dall’ottimo rapporto qualità prezzo in un mondo di scettici per le produzioni numericamente importanti le quali, al contrario, si possono permettere investimenti di una certa caratura come – ad esempio – un complesso sistema di irrigazione di diverse capacità che si attiva in base alle necessità identificate tramite satellite nonché, appunto, economie di scala.

I vini sono praticamente tutti biologici e ho avuto modo di degustare 4 etichette significative dell’intera produzione:

 

Domaine de Martinolles, Classic Martinolles Viognier IGP Pays d’Oc 2020

100% Viogner, fermentato in acciaio e barrique, malolattica svolta solo al 30%, maturato in solo acciaio prima dell’affinamento in bottiglia.

Naso accattivante e penetrante con note di cedro candito, pompelmo, salvia, pepe bianco su sbuffi di roccia e cioccolato bianco. Pieno e rotondo al palato grazie a un ottimo equilibrio, il finale salino lo allunga e invita al secondo sorso. Immediato ma non banale. Buono il potenziale, Jean Claude stesso ci conferma che ha avuto soddisfazione andando recentemente indietro fino all’annata 2008.

Domaines Paul Mas, Vignes de Nicole IGP Pays d’Oc Rosé 2020

35% Grenache, 25% Cinsault, 15% Carignan, 10% Syrah, 10% Caladoc, 5% Mourvèdre, da pressatura diretta e affinato in cemento su fecce fini.

Naso sottile di fragolina e frutti di bosco con nota salmastra. Al palato colpisce la trama vellutata, minerale, sapido. Vino semplice e pulito.

 

Domaine de Martinolles, Vergnes Blanquette de Limoux AOP Carte Noire 

90%Mauzac, 10% Chardonnay, 20 mesi sui lieviti.

Naso fine e invitante con ottima stratificazione di note che virano da foglia di limone, lime e mela verde a ricordi di boulangerie insieme a pietra focaia. Molto cremoso, equilibrato e lungo, perfetto il dosaggio.

 

Domaine Astruc, dA Crémant de Limoux AOP Brut

70% Chardonnay, 20% Chenin, 10% Pinot Noir, 12 mesi sui lieviti.

Naso pungente e caratterizzato con note mature di spezia dolce e latte di mandorla; agrumi canditi e un tocco vegetale leggero. Decisamente coerente con sorso morbido ma comunque abbastanza equilibrato, meno strutturato.

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