La ricerca sul rapporto tra il mondo del vino italiano e i nuovi mezzi di comunicazione condotta dalla “BeSharable” (agenzia di comunicazione con “focus digital”) che ha coinvolto 3.439 imprese evidenzia che:
- il 43% delle imprese ha una persona interna dedicata alla comunicazione
- solo il 13% si rivolge a un professionista esterno
- mentre ben il 46% delle aziende affida la comunicazione a una persona interna non dedica
I rischi sono quelli che conosciamo già: essere tagliati fuori dal mercato, soprattutto quello internazionale.
Serve essere più attivi sui Social, i preferiti sono Facebook, Twitter, Google plus, blog aziendali, Instagram ma serve qualità e non quantità; e poi serve l’e-commerce 24 ore su 24. Le esigenze sono cambiate e con queste i mezzi di comunicazione, non abbiamo scelta, serve adeguarsi.
Leggi maggiori dettagli e i consigli di “BeSharable” qui.
Spesso dipende dalle dimensioni aziendali e dalla relativa forza delle cantine di investire in questa direzione, ma quando da soli non ce la si fa servirebbe unirsi e/o affidarsi ad enti terzi che si occupano di attività di questo genere come ad esempio i numerosi portali terzi che si occupano specificamente di e-commerce e possono coadiuvare le cantine che non riuscirebbero a gestire l’operazione in autonomia.