Pesce fresco, anche crudo. Scelta assortita di Sale, pepe e olio. Pane e grissini aromatizzati.
E’ la sintesi efficace di una chicca veneta. No, non siamo al mare e non siamo al Sud ma il pesce fresco, freschissimo, è un “must” dell’osteria.
Alberto Cristante, il proprietario , ha creato da qualche anno un riferimento importante per chi cerca il buon pesce lì a Fener, a pochi “passi” da Valdobbiadene. Costruisce così un posto “alternativo” in qualche modo, così come lui stesso vuole definire la sua carta dei vini: pochi nomi noti a meno che non rispettino la qualità che cerca. La stessa che offre al cliente proponendo 26 olii e diverse tipologie di sale e pepe.
Da un paio d’anni Alberto sceglie di lavorare con lo chef Simone Barichello, che vanta diversi anni di esperienza sia in Italia sia all’estero e la scelta si rivela azzeccatissima. Simone mi ha preparato un antipasto misto crudo e uno freddo lasciandomi così al servizio tipico del posto. La carta è infatti è molto incentrata sugli antipasti, molti clienti mangiano solo quelli divertendosi a scegliere tra le infinite offerte. Non mancano primi e secondi con tocchi originali.
Così partiamo con il mio amato crudo: dalla Mazzancolla allo scampo alla capasanta e al tonno, che era veramente eccezionale e simpaticamente servito nella scatoletta… con tutt’altro risultato evidentemente! E poi i carpacci: orata, ricciola, branzino, spada e così via, divertitevi sulla foto!
Particolari le “salsette” di accompagnamento visibili in foto: marmellata di whisky Macallan e arance, poi la salsa di soja e zenzero.
Per non parlare della composizione di caldi con un eccellente baccalà mantecato, leggerissimo e gustoso, oltre che canocchie bollite, cappe lunghe alla griglia, canestrelli al forno e capasanta cucinata in una salsa emulsionata con prosecco e olio del Garda.
I piatti parlano da soli, il ristorante è poco più in là della zona storica di produzione del Prosecco DOCG e quindi un perfetto intermezzo anche per gli eno-turisti.