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Feudi di san Gregorio winery

Feudi di san Gregorio winery

Che il nome “Feudi di San Gregorio” sia uno dei simboli della viticoltura campana e italiana è, semplicemente, evidente. E questo va oltre eventuali trend -di mercato e di vedute- che in questi anni hanno caratterizzato il successo dell’azienda.

Insomma, se è vero che i Feudi di San Gregorio sono stati per anni garanzia di “bella figura” in caso di cadeau, è anche vero che le critiche non sono mancate a partire da coloro che i vini dei Feudi non li comprano perché “li trovo anche al supermercato”, fino ad arrivare a qualche critica direttamente legata alla produzione.

Posto che in 30 anni può anche capitare di avere delle difficoltà dovute ad avvicendamenti, evoluzioni del gusto e così via, l’azienda Feudi di San Gregorio non è stata certo a guardare passivamente quello che accadeva reinvestendo e sperimentando con ammirevole autocritica e raro logoattivismo!

Dunque non è un clichè parlare bene dei Feudi di San Gregorio; forse sarebbe miope parlarne male perché l’azienda si presta perfettamente a dimostrare la crucialità di aziende “grandi” dove grande è troppo spesso confuso con “commerciale” e il piccolo produttore diviene, a prescindere, unico possibile portatore di qualità e serietà. Un concetto che trovo opportuno riprendere perché le grandi aziende sono spesso quelle che hanno, al contrario, i numeri per trascinare il successo di quel vino nel mondo, i numeri per potersi permettere determinati trattamenti o macchinari all’avanguardia, consulenze di esperti e operazioni che vanno a beneficio di tutto il territorio. Non ultima la possibilità di investire in sperimentazioni su larga scala.

Ed è in quest’ottica che si colloca un grande progetto, di portata tutt’altro che commerciale o interessata: Feudi Studi. Si tratta di una linea di vini a tiratura limitata (circa 1700 bottiglie all’anno) ottenuti da un singolo vitigno al fine di comprenderlo e comunicarlo al meglio. Un monitoraggio dei circa 850 vigneti su cui Feudi di San Gregorio lavora, iniziato con il Fiano di Avellino nel 2012 e proseguito con Greco di Tufo e Taurasi.

Una linea non destinata ai canali commerciali tradizionali e in bottiglia esclusiva (ri-edizione delle prime bordolesi del XVII secolo). Sul sito si trovano maggiori dettagli sui cru e le annate. I vigneti di riferimento cambiano ogni anno e sono selezionati anche in base all’andamento dell’annata. Nonostante ciò alcuni restano fermi in modo da consentire delle piccole degustazioni verticali (stesso vino, annate diverse)e, quindi, la valutazione dell’evoluzione nel tempo.

managerUn incontro tra pochi addetti ai lavori direttamente con Pierpaolo Sirch (direttore della produzione) e Francesco Domini (direttore generale) mi ha consentito di approfondire il progetto e la qualità indiscussa di questi vini.

 

Come la vedi a tal proposito? Conosci l’azienda Feudi di San Gregorio? Mi fa piacere conoscere la tua, lascia un commento.

 

 

LA DEGUSTAZIONE  FEUDISTUDI
Per quanto superfluo in questo contesto, non nascondo le mie preferenze. Personalmente ho preferito, come spesso mi accade, il Fiano di Avellino per eleganza, versatilità e rappresentatività. Nello specifico, ho apprezzato particolarmente il Fiano di Avellino Lapio 2012 che si mostra il più completo con frutto e mineralità, persistenza e corpo e con qualche anno sulle spalle il più pronto. Sulla stessa scia l’annata 2014 che è ancora troppo giovane ma mi lascia ben sperare e attendo volentieri. Immediatamente al secondo posto il Fiano Sant’Angelo 2013 con un naso sorprendente che invoglia subito a bere e non delude in bocca per piacevolezza, sapidità, frutto e un bel finale con una nota leggermente tostata. Infine il Taurasi dal colore davvero luminoso, un vino che ha bisogno ancora di tempo come è facile immaginare e presenta ancora un legno troppo evidente ma che promette tanto, tantissimo!

wine tasting of feudistudi

wine tasting of feudistudi

Come ho già scritto, un’esperienza  -ancor più che una degustazione- estremamente utile in quanto didattica e di ampio respiro (territoriale), complimenti!

 

Hai mai provato questa linea piuttosto rara o forse conosci gli altri vini dell’azienda Feudi di San Gregorio? Attendo le tue impressioni!

 

 

COMUNICAZIONE FEUDISTUDI

Il progetto FeudiStudi ha un’evidente risvolto sul fronte della comunicazione di cui ho potuto discutere con Francesco Domini.

FeudiStudi riesce a rispondere a tutti coloro che ritengono i Feudi “da supermercato”, a chi sostiene che abbiano solo “sfruttato il territorio”. Addirittura assume un valore sociale perché consente il recupero di terreni e aree in cui la crisi si è fatta sentire conducendo lentamente all’abbandono che, invece, in questo modo possono essere valorizzate.

 

FeudiStudi è l’esempio perfetto di collaborazione tra marketing e Produzione senza che questa significhi “adeguarsi al gusto di chiunque o alle mode”! Una collaborazione che dovrebbe essere scontata come scontato dovrebbe essere il lavoro di squadra tra tutti i settori di un’azienda vitivinicola ma che spesso è difficile da far comprendere, soprattutto ai tecnici di aziende in Paesi così tradizionali e poco aperti al marketing come l’Italia.

 

Sei d’accordo? Lascia un commento per confrontarci…

 

 

 

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