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Coerenza, impegno, perseveranza e rispetto per il territorio sono tutti valori universali. Eppure, se ci pensiamo un attimo, il mondo del vino se ne sta facendo portavoce con eco crescente negli anni.

Se facessimo una ricerca di questi termini già solo su questo blog, chissà quante volte li troveremmo sparsi nei diversi articoli, li potrei quasi usare come key-word (gli appassionati e i professionisti di web marketing e SEO hanno capito cosa intendo). Ed io sono orgogliosa di raccontare un mondo che ne ha tante di storie piene di questi valori.

Una di queste è la storia della famiglia Lonardo, in Campania, dove Antonella e il marito hanno investito tempo, risorse e fatica (tanto per ricordarcelo!) nel progetto di recupero e valorizzazione dei frutti del territorio ed oggi questo non può che rispondere con prodotti di eccellenza.

Siamo nella nota zona di Taurasi (provincia di Avellino, nella Campania interna e lontana dalla costa che più comunemente appartiene all’immaginario di molti); dove i Lonardo lavorano nei vigneti di famiglia e di cui ho raccontato dei rossi in occasione di una splendida degustazione organizzata dalla collega Alaimo.

Ma c’è una “nuova” star in questo progetto a lungo, lunghissimo termine, un progetto che potrebbe non avere una fine se assumiamo la loro ottica di ricerca e valorizzazione. La star è il bianco Grecomusc’ da non associare al celebre Greco (altra varietà bianca campana e del sud). Secondo alcuni studi si tratterebbe della varietà Rovello bianco o Roviello e di cui ho avuto il piacere di degustare l’annata 2013 e la nuova versione “Burlesque” 2014 che fermenta e matura in legno.

Entrambe si presentano con un naso sottile e verticale. La 2013 con note di limone candito, erbette, confetto e pietra focaia. Al palato è fresco e deciso. Mentre la 2014 è evidentemente più giovane con profumi decisamente agrumati, e ancora ottima mineralità; al palato ancora più vibrante e teso del precedente; il passaggio e l’uso del legno nel processo produttivo non è in alcun modo invasivo, si può percepire dalle note leggermente speziate. Entrambi di ottima sapidità con finale ammandorlato.

Una scoperta, una rarità per chi si diverte a scoprire il territorio senza restare in superficie!

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