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I turisti del vino vogliono vivere un’esperienza ed è questa che rimarrà impressa nella loro mente: un esempio dell’ottima ospitalità californiana è offerta dal percorso educativo della cantina Del Dotto che prevede anche la degustazione dalle botti. Ma è interessante capire cosa hanno fatto i Del Dotto: per un pubblico che ancora non si può definire esperto in campo vinicolo come quello californiano, lasciare provare dei campioni di botte diventa molto rischioso.
Il vino è palesemente non pronto, insomma l’esperienza è affascinante ma solo un esperto è in grado di capirne le potenzialità nonostante un gusto ancora “imperfetto”; dunque la famiglia Del Dotto cosa fa? Adatta lo stile dei vini al fine di ottenere dei campioni di botte piacevoli ed entusiasmare i turisti visitatori, probabilmente rinunciando a qualche altra cosa. Un’azione di marketing molto efficace che porta in suoi frutti: Del Dotto vende circa l’80% del vino prodotto al dettaglio ed in particolare, direttamente in cantina. Di questo introito circa il 15% è il guadagno che deriva direttamente dai tour in cantina e relativi fee, a questo si aggiunge l’85% che deriva dalla vendita del vino a sua volta ovviamente facilitata dai numerosi turisti  che ogni anno si divertono con le loro degustazioni dei campioni di botte.

Indirettamente concorda il direttore dell’ospitalità della storica Stag’s leap wine cellar: “un consumatore più educato oggi sarà un miglior consumatore domani” (vedi l’articolo qui: http://chiarasfoodandwineguide.com/2013/11/03/the-historical-stags-leap-wine-cellar-which-has-made-california-known-worldwide/)

del dotto winery, the entrance

del dotto winery, the entrance

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