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Una caccia al tesoro per scovare il vino intruso: quale idea più divertente e stimolante. Semplicemente questo per stare insieme ogni anno con l’azienda beneventana Oppida Aminea dell’Arcipelago Muratori che produce alcuni dei più noti vini italiani ciascuno nella sua regione d’origine: i rossi in Toscana, lo spumante in Franciacorta, il passito a Ischia ed i bianchi, ops… i “gialli” -come usano definirli in azienda- a Benevento in Campania.

Ed è questo ormai il gioco di comunicazione inventato dalla giovane Michela la quale, al di là dell’età, è giovane per la freschezza delle idee!

ready to taste

ready to taste

Quest’anno siamo in un palazzo storico a Benevento, siamo divisi in squadre e siamo pronti a degustare alla cieca (cioè a bottiglie coperte – cos’è una degustazione alla cieca?) 4 batterie di vini bianchi campani: Falanghina, Fiano, Greco, Coda di Volpe. Ciascuna batteria è composta da 3 vini di 3 aziende diverse, 2 sono sanniti uno… è l’intruso!

Al tavolo ci guardiamo increduli, ci rendiamo conto della difficoltà, nonostante gli aiuti dei diversi produttori che Michela ha pensato di coinvolgere in questa edizione. Sono al tavolo con Gianluca De Cicco, Maurizio Allaria, Gianpaolo Schettino e Betty Colella, siamo tutti del settore chi per passione, chi per lavoro (ristorazione, commercio, etc) e ci confrontiamo con tono leggero nonostante la necessità di mettere ai voti la scelta dell’intruso in un paio di occasioni.

Ma ce l’abbiamo fatta! Abbiamo vinto, non potevamo crederci: 4 su 4, che squadra. A dire il vero gli organizzatori ci comunicano con sorpresa che hanno vinto 3 squadre a pari merito e riconosco in una anche una collega, la sommelier Serena De Vita, complimenti anche alle altre 2 squadre.

the producers

the producers

I premi sono i nostri amati vini per cui niente di meglio.

Un’occasione come poche, che bello incontrare persone così, complimenti a Michela e all’Arcipelago Muratori e i loro ottimi vini.

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