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bus tour

bus tour per i giornalisti

Radici del Sud è il mitico festival completamente ed unicamente dedicato alle eccellenza del Sud Italia.

Un evento di rilevanza enorme che riesce a mettere insieme Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia portandole all’attenzione di esperti nazionali e internazionali.

Si tratta di giornalisti così come buyer e distributori provenienti da tutto il mondo come già spiegavo nel precedente articolo introduttivo.

Un evento che riesce a sfatare ogni mito relativo all’incapacità di promozione e soprattutto di creazione di sinergie!

Un appuntamento che da 11 anni prevede appuntamenti per la stampa e incontri B2B tra produttori e buyer oltre che un concorso di vini divisi per batterie in base alla varietà di uva autoctona! Perchè è solo mostrando le realtà locali, gli scorci e soprattutto la passione dei produttori che un distributore riuscirà a vendere l’unicità di quel vino!

Ad un addetto al settore resterà più impressa una degustazione in un piazzale con un vento deciso che ci rinfrescava dal gran caldo di giugno piuttosto che una scheda tecnica con su scritto “il Salento è una area fortemente caratterizzata dal vento”!!

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antico frantoio

I risultati del concorso, a questo punto, diventano quasi un gioco, seppur molto utile a testare i gusti e le evoluzioni di questi nel tempo, nonché consentire ai degustatori di verificare i trend di produzione.

Premesso che al mio gruppo (dei 2 in cui gli esperti sono stati divisi) sono state affidate le seguenti categorie: Fiano, Greco, Rosati del Sud, Gaglioppo, Aglianico, Aglianico del Vulture, Primitivo; ecco le mie impressioni generali:

  • altissimo il livello qualitativo di Greco e Fiano che fossero campani o meno! Ancor meglio le performance del Fiano che dimostra -ancora una volta- di essere uno bianco di grande eleganza che si distingue nel panorama italiano e che si fa apprezzare meglio anche dagli esperti esteri;
  • sempre interessanti i rosati pugliesi ma non solo quelli più noti da uva Negroamaro, la sorpresa di quest’anno è il risultato di rosati da Bombino Nero così come da Susumaniello, un’uva riscoperta di recente e che regala vini rosati certamente più delicati e sottili, di grande finezza;12
  • l’Aglianico del Vulture dimostra -nuovamente- una bevibilità superiore all’Aglianico (che sia esso campano o prodotto in alte zone) nelle annate più giovani;
  • l’Aglianico, è sempre bene ribadirlo, si trasforma da “brutto anatroccolo” a “cigno” ma solo per chi ha la pazienza di aspettarlo e di non “innervosirlo” ulteriormente trattandolo nel modo sbagliato!
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    cirò boys

    Un’altra interessante sorpresa è quella che ci ha riservato il Primitivo: sembra proprio che ci si stia spostando da uno stile più “concentrato” fatto di sentori di frutta cotta, tanto alcool e residuo zuccherino ad una maggiore freschezza;

  • sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’associazione regionale Le Donne del Vino (Puglia): affiatate e dinamiche! Proprio con loro noi giornalisti (italiani e stranieri) abbiamo svolto una sorta di speed date: ciascuno aveva 5 minuti di tempo per chiacchierare con ogni produttrice prima di scalare di posto!

    degustazione in cantina

    degustazione in cantina

  • Romantica ed efficace la storia dei Cirò Boys: i viticoltori calabresi che lavorano in vigna, prima che in cantina, con il loro Gaglioppo e che si sono distinti anche in questa occasione con vini di qualità ma anche spontaneità e dedizione coinvolgenti come sempre!

 

Grazie a Radici e a tutto lo staff per questa grande opportunità!

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