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Borgo Conventi è la realtà vinicola assorbita nel 2019 dalla famiglia Moretti Polegato, ben nota per la produzione di Prosecco con la veneta Villa Sandi. Fondata nel 1975, Borgo Conventi conta circa 30 ettari che si distribuiscono nei limiti delle DOC Collio e Isonzo. Un’acquisizione che si apre dunque alla produzione dei bianchi friulani in una cornice, ancora una volta, dal fascino indiscutibile. Perché la visione della famiglia Moretti Polegato è stata sempre polivalente: non ci può essere vino senza rispetto per la bellezza. Quella del territorio produttivo da preservare in ottica di biodiversità: Villa Sandi e, adesso, anche Borgo Conventi sono certificate Biodiversity Friend. Quella bellezza nella forma, di packaging e progetti di presentazione del vino, troppo spesso sottovalutata, essendo ritenuta frivola. Nonché quella dei luoghi di incontro e dell’ospitalità che già in Villa e Locanda Sandi conquistano all’istante per atmosfera e qualità dell’accoglienza. In quest’ottica non poteva essere da meno Borgo Conventi, la cui Villa non è senza tempo: un tempo ce l’ha e come ed è sospeso tra il fascino dello stile coloniale e quello tanto contemporaneo degli spazi di evasione sempre più ricercati dai turisti del vino.

E se non fosse per questa emergenza, in queste settimane ne staremmo parlando direttamente da questi posti armoniosi dati gli appuntamenti che l’azienda aveva in programma e che la Primavera avrebbe accolto. Sono solo incontri rimandati in quei luoghi da vino di cui, intanto, ci godiamo la trasposizione più tangibile e “liquida”, come direbbe qualcuno.

Sono circa 300.000 le bottiglie prodotte a Borgo Conventi suddivise tra bianchi (dai bianchi Collio DOC con Sauvignon, Friulano, Ribolla Gialla e Pinot Grigio ai bianchi Isonzo DOC) e rossi (Refosco, Shioppettino e il cru Braida Nuova). Oltre al “contenitore”, particolarmente apprezzato (vedi foto), il contenuto è quello di vini fragranti e quotidiani, incentrati su territorio e vitigno di origine come, in particolare, Sauvignon e Schioppettino. Vini immediatamente leggibili e quindi decisamente in linea con il filo conduttore di molte delle degustazioni di questa quarantena; un’esperienza che ha visto la riscoperta dei territori di appartenenza a partire dalle ricette più tipiche da abbinare a vini accessibili e godibili in ambito familiare.

borgo conventi-villa sandi-wine packaging

In attesa di tornare a visitare la bellezza di certi luoghi e allo scambio dialogico in persona, il vino si rivela – ancora una volta – quell’occasione di scambio che va oltre la degustazione in sé abbracciando socialità, storia e territorio nonché l’approccio all’espressione di tutto questo proprio ed esclusivo per ciascuna realtà produttiva.

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