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Chi conosce di persona Giampaolo Tabarrini, dell’omonima cantina (Tabarrini) e attuale presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, non necessita di spiegazioni circa il delicato equilibrio che si è sublimato con la nuova e tecnologica cantina. Sui social avrei scritto: “un tocco di contemporanea tecnologia che non tradisce focus identitario e qualitativo” perché la sua personalità eclettica ed esuberante, da prendere così come viene, fa da collante tra qualità e la tanto ambita capacità di comunicazione.
Basti pensare alla messa in commercio della bottiglia vuota di Piantagrero Rosso Umbria IGT (2016) con foto di Giampaolo e Falsini disperati in etichetta per il pessimo raccolto.

 

piantagrero tabarrini

 

Fondata nel 1998, 16 ettari in viticoltura ecosostenibile, circa 70 mila bottiglie l’anno, località Turrita del comprensorio di Montefalco, cuore della denominazione per estensione e posizione dei 5 comuni che rientrano nell’areale produttivo delle denominazioni Montefalco e Montefalco Sagrantino sin dalla prima delimitazione del 1979 quando arriva il riconoscimento della DOC (nel 1992 che arriva, invece, la DOCG per il Sagrantino).
Giampaolo è affiancato dalla famiglia, la compagna, l’enologo interno Meniconi e si avvale della consulenza di Falsini insieme ad una squadra di collaboratori che sono parte di un progetto.

In occasione dell’ultima Anteprima Sagrantino 2018, svoltasi lo scorso maggio 2022, il pretesto è stato ottimale per aprire alcune vecchie annate, di rossi e di bianchi, i più rappresentativi.

adarmando 2014 tabarrini

ADARMANDO Umbria Bianco IGT 2014

(100% Trebbiano Spoletino, solo acciaio)

Non è la prima volta che da prova di tale potenziale: una tenuta a dir poco strepitosa. Oro verde alla vista, stratificazione e gioventù al naso con note di litchi, pesca sciroppata, cedro candito e soffi di idrocarburo. Appagante ma senza mai stancare grazie all’allungo fresco e sapido

 

BOCCATONE Montefalco Rosso DOC 2013

(60% Sangiovese, 25% Barbera, 15% Sagrantino; macerazione di oltre un mese, 24 mesi in botte di rovere francese).

Tende al granato. Naso arioso con frutti neri e macchia mediterranea poi pepe bianco, cioccolato fondente. Rotondo, caldo, strutturato ma scorrevole e integrato al sorso.

 

BOCCATONE Montefalco Rosso DOC 2017

Data l’annata calda c’è più Sangiovese e meno Sagrantino.

Rubino quasi impenetrabile, Ancora chiuso al naso con note floreali di rosa e frutti di bosco maturi. Senz’altro caldo e maturo data l’annata ma molto ben gestito nella maturità dei tannini e nell’equilibrio concentrazione, tannino, tocco rinfrescante.

D’altronde sono noti per le raccolte tardive per un effetto “selezione naturale”.

 

COLLE GRIMALDESCO – Montefalco Sagrantino DOCG 2001

(Primo Sagrantino prodotto dall’azienda, 100% Sagrantino, oltre 1 mese di macerazione, almeno 36 mesi in botte grande di rovere francese e 12 in bottiglia)

Granato luminoso. Naso complesso e profondo con note di amarena macerata, sottobosco, caffè, cacao amaro su sfondo balsamico. Perfettamente rispondente al palato: qui il tannino è deciso ma maturo e maggiormente integrato. Lungo e dal notevole potenziale ancora.

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