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Paul Wagner è un noto esperto di Marketing e Comunicazione del Vino con cui ho avuto il piacere di interagire durante il mio soggiorno in California. Non ha bisogno di presentazioni, tanto meno in Italia dove è spesso per consulenze, ma per chi non lo conoscesse lo presento brevemente come fondatore e presidente dell’agenzia Balzac con sede a Napa in Napa Valley (California) e, tra le altre, docente presso il Napa College (dove seguii un suo corso di Wine Marketing&Sales) e presso il noto Culinary Institute of America. Il motivo per cui stimo tanto Paul, ferma una chiara competenza, è una speciale efficacia comunicativa, un approccio che riesce ad amalgamare con sapiente equilibrio teoria e pratica. Secondo Paul il turismo del vino è la più efficace forma di marketing diretto delle aziende produttrici sulla base del fatto che quando un “cliente” visita la tua cantina sarà più ricettivo nei confronti del tuo individuale messaggio. A questo punto si chiede: come trasformare “persone in visitatori”? Serve ricordarsi che il turista enoico è prima un turista e poi un consumatore di vino: non sarà interessato a degustazioni tecniche e lunghe presentazioni aziendali, vorrà  vivere “un’esperienza memorabile”; piuttosto serve adottare una strategia allargata da condividere con altre cantine nonché enti che operano nel settore turistico.

sala consiliare montepulciano

Ci siamo, con tutte le resistenze culturali del “Bel Paese”, questo è esattamente quello che persegue, ormai da tempo, il Movimento Turismo del Vino con le sue delegazioni regionali. Nello specifico, ne ho parlato recentemente con Violante Gardini, presidente della delegazione toscana approfittando anche dell’occasione per scoprire meglio la Valdichiana Toscana con tappe di grande interesse e che possono rendere l’idea di un tour territoriale a 360°.

salcheto – natural light

Si è partiti con una visita approfondita dell’azienda super-eco-friendly Salcheto a Montepulciano: biologica, senza luce artificiale (si lavora per mezzo di collettori di luce solare fino ad una certa ora del pomeriggio), con giardino verticale che corre lungo le pareti aziendali per rinfrescare la cantina in modo naturale. Ancor meglio i vini. Un’azienda che apprezzo molto a partire dal Vino Nobile che “base” non si può mai chiamare e di cui abbiamo degustato la 2014 con grande soddisfazione e nonostante il difficile andamento dell’annata che in relatà ha regalato ulteriore freschezza e pungenza ad un vino già snello e godibile.

cantine contucci nel centro storico di montepulciano

Poi il tour del centro storico di Montepulciano per respirare un po’ di storia mista all’impegno nel preservare quest’aura di gran fascino. Non a caso l’assessorato non è “al turismo” ma “alla cultura e all’ospitalità” per sottolineare un diverso atteggiamento nei confronti del turista: di pura accoglienza. E a quel punto il passo è breve: siamo in un attimo nelle cantine storiche di Contucci, ‘nascoste’ sotto la città, ancora a conduzione familiare e che ancora funzionano internamente al centro storico. Superfluo raccontarne la suggestione combinata alla gran qualità nel bicchiere che si racchiude, in particolare, in grande ‘bevibilità’ su tutta la linea inclusa la “super-riserva”: il vino celebrativo dei 500 anni (1517 – 2017) “Palazzo Contucci”. Percorsi completi di arte, storia e gusto supportati anche dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei sapori della Valdichiana senese a totale disposizione di chiunque grazie all’ufficio in pieno centro storico. Stesso spirito è quello del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano dove ho apprezzato una pausa pranzo nella splendida Enoliteca: enoteca del Consorzio di cui vorrei scrivere più approfonditamente e dove ci rilassiamo con una bellissima ricetta locale: la ribollita toscana (zuppa di verdure e pane raffermo).

corso di cucina: i pici

Proseguiamo con un altro appuntamento ricco di sfumature presso La Braccesca: azienda della nota famiglia Antinori nella Valdichiana che produce nella zona di Montepulciano e Cortona. Azienda di riferimento e dal ruolo trascinante per tutto il territorio. Abbiamo qui l’occasione di abbinare tutti i vini ai piatti del territorio in un’atmosfera elegante e accogliente allo stesso tempo ma non prima di aver appreso l’arte dei pici con tanto di corso di cucina e presentazione del mitico “aglione”: un aglio gigante (può arrivare a pesare quasi un kg) ed è molto più dolce e digeribile dell’aglio “comune”, con una sua particolare aromaticità che si fa pagare sul mercato.

aglione

Si prosegue con Dei: azienda familiare che si ispira fortemente alla sostenibilità: dalle vigne alla cantina con impianto geotermico e che presenta spazi e design di grande impatto ed eleganza. Il tocco artistico di Caterina Dei viene fuori in tanti dettagli, non a caso definisco senza eguali la degustazione con un sottofondo musicale d’eccezione: un disco di Caterina stessa (ecco il link per chi volesse ascoltar la sua musica). Tanto talento: il Nobile offre un rapporto qualità-prezzo notevole e la Riserva Bossona (2011) si distingue per un equilibrio di intrecci tra pienezza e setosità, corpo e leggiadria.

cantina dei

E infine siamo accolti dalla freschezza di spirito di Baldetti, azienda più giovane, questa volta a Cortona, a conduzione familiare dove il vino caratterizzante è certamente il Syrah che trovo di grande interesse soprattutto a seguito di un confronto di 2 annate: 2012 e 2013 nelle quali si esprime sempre con una coerente succosità mista ad una composizione che promette un sicuro potenziale di invecchiamento, soprattutto il 2013 che, anzi, reclama tempo per raggiungere i suoi equilibri.

syrah baldetti

Non solo, resto sorpresa da un piacevolissimo Brut, lo spumante Metodo Classico (sboccatura maggio 2017). Anticipo che scriverò più approfonditamente dell zona di Cortona per svelare le migliori produzioni locali di Syrah e non solo.

 

Alla prossima occasione.

 

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