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Dopo il primo incoming tour alla scoperta dei vini del Vesuvio (leggi qui), dopo esserci arrampicati sul cratere del vulcano più popolare e aver messo il naso in quello che è stato un imponente sito produttivo nel II sec. D.C. (Villa Augustea a Somma Vesuviana con l’appassionante guida del prof. Girolamo Ferdinando De Simone) è il caso di tornare al presente e verificare l’attuale produzione vesuviana.

Cosa aspettarsi dai vini del Vesuvio in generale è difficile a dirsi: ci sarebbe da verificarne gli specifici blend (pratica tipica della zona), gli stili produttivi e poi la zona di produzione che influisce non poco sulle uve che arrivano in cantina come si accennava nel precedente pezzo introduttivo (leggi qui).
Ad ogni modo, le caratteristiche principali sono una più o meno vibrante mineralità che può essere supportata da un’influenza marittima e relativa nota iodata che si riscontra sia nei bianchi sia nei rossi prodotti da vigne che si affacciano direttamente sul mare; così come una tipica nota amarostica che resta tra le sfide più importanti soprattutto nei rossi dove si somma a quella del tannino ma che se ben bilanciata può solo arricchire ed esprimere il territorio. Un soffio fumè generalmente più evidente nei bianchi.

Così, dopo aver presentato il territorio nei suoi caratteri salienti (qui), ecco cosa è accaduto nei bicchieri a seguito della degustazione organizzata dal Consorzio Tutela Vini de Vesuvio dal 14 al 17 settembre.

Ecco i miei migliori assaggi:

 

ROSATI:

Ottima la performance dei rosati che si rivelano molto territoriali, tesi, sapidi, mai “ruffiani”.

 

Vesuvio Lacryma Christi Rosato DOC 2017 – Sorrentino Vini

Vesuvio Lacryma Christi Rosato DOC “Munazei” 2017 – Casa Vinicola Setaro

Vesuvio Lacryma Christi Rosato DOC “Gelso rosa” 2015 – Villa Dora (notevole per l’età)

vini rossi – Vesuvio

ROSSI:

I rossi sembrano, in questa occasione, prestarsi meglio come testimoni di un territorio mostrando una certa coerenza produttiva. Meglio i vini lavorati in acciaio che esaltano nerbo, frutto e ‘saporosità’ di vitigno (Piedirosso) e territorio. Intrigante sarebbe da approfondire i risultati di vini lavorati in anfora in modo da riuscire ad avere una maturazione tale da bilanciare perfettamente il tipico tono amarostico. Assenti le note ridotte che in passato hanno caratterizzato la produzione locale.

 

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC “Lacrima Nero” 2017 – Cantine Olivella

Vesuvio DOC Piedirosso “Vipt” 2016 – Cantine Olivella

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC “Gemma” 2016 –  Romano Michele Vini

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC “Don Fiore” 2017 – Fioravante Romano

Pompeiano IGT Piedirosso “O’ Cuognolo” 2017 – Tenuta Le Lune del Vesuvio

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC 2017 – Eredi Rizzo

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC “Lava Rubra” 2016 – Bosco de’ Medici

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC “Lucio Terzo” 2016 – Ferraro Anna

Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC “Cratere rosso” 2017 – Cantine degli Astroni

 

SPUMANTI:

Niente male gli spumanti, di bel carattere.

 

Vesuvio Lacryma Christi Bianco Spumante (Metodo Charmat) DOC “Dorè” 2016 – Sorrentino vini

Vesuvio Spumante Caprettone (Metodo Classico) “PietraFumante” 2015 – Casa Setaro

vini bianchi – Vesuvio

BIANCHI:

Meno in linea i Lacryma Christi bianchi in degustazione i quelli pagano, è bene sottolinearlo, le difficoltà dell’annata 2017 nonché la necessità di una migliore selezione in vigna. Molto bene i monovitigno (Caprettone e Catalanesca) che dimostrano le potenzialità delle varietà locali lasciando quindi presagire un futuro di ascesa qualitativa.

 

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC “Crucem” 2017 – Nocerino Vini

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC “Lacrima bianco” 2017 – Cantine Olivella

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC 2017 – Terredora di Paolo

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC 2015 – Villa Dora

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC 2015 – Cantine Matrone

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC 2017 –  Vinicola Sannino

Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC 2017 – Az. agr. Fuocomorto

Catalanesca del Monte Somma IGP “Català” 2017 – Az. agr. Montesommavesuvio

Catalanesca del Monte Somma IGP “Catalunae” 2017 – Nocerino Vini

Catalanesca del Monte Somma IGP “Katà” 2017 – Cantine Olivella

Vesuvio DOC Caprettone “Emblema” 2017 – Cantine Olivella

Pompeiano IGT Falanghina “Mariè” 2016 – Cantina del Vesuvio

i bianchi delll’azienda cantine olivella

 

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