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Per coloro che sono ancora scettici circa il potenziale di invecchiamento dei bianchi, coloro che cercano l’ultimissima annata soprattutto nei bianchi. E per coloro che ancora non conoscono a fondo le eccellenze campane e suoi bianchi straordinari con longevità impensabili per molti.

Oggi, nel 2015, ho bevuto uno splendido Lacryma Christi (bianco), dell’azienda Villa Dora, che si trova nell’area vesuviana in Campania… vendemmia 2005, un dono graditissimo per il quale ho atteso il momento più giusto per godermelo in massima retrotranquillità e se a “cavallo donato non si guarda in bocca” figuriamoci quando il donante è un professionista esperto!

Con i suoi riflessi oro, il vino è intenso ed elegante al naso, con note di agrumi canditi ed erbe aromatiche. Una volta degustato si mostra fine, incredibilmente fresco e molto minerale come ci si aspetta da questo territorio data l’influenza del vulcano appunto.

La zona vesuviana in Campania è davvero ricchissima sono tutti i punti di vista, questo vino ne è la prova schiacciante.

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