Print Friendly, PDF & Email

Non è così facile riuscire ad avere una mini verticale come questa (degustazione dello stesso vino, annate diverse), tanto meno in casa!

Ho trovato queste 2 bottiglie in enoteche diverse e momenti diversi e così, eccoci qua! Non potevo che aprirle insieme per osservare le differenze.

Il protagonista si chiama “Perbacco” (bel nome, no?) ed è un Langhe Nebbiolo, fatidico rosso piemontese della rinomata azienda Vietti, oggi in doppietta: annata 2005 e annata 2012. Insomma 11 anni il primo e 4 il secondo, niente male direi (!); ma fin qui poco stupore trattandosi di Nebbiolo che ricordo essere l’uva usata anche per Barolo e Barbaresco, evidentemente adatta per l’invecchiamento, fattore che dipende -comunque- da diversi fattori.

Degustare 2 annate dello stesso vino (degustazione verticale appunto) significa divertirsi a capire l’evoluzione che questo può avere negli anni, ma anche la differenza delle annate a cui il vino è così tanto legato!

Il vino è “vivo”: non esistono 2 bottiglie uguali (anche rimanendo nella stessa annata di produzione) figuriamoci se prendo annate diverse quindi con caratteristiche (innanzitutto climatiche) diverse!

 

Ma andiamo al sodo. L’ordine di analisi lo conosciamo: vista-olfatto-gusto. Pronti? Via!

 

  • Nebbiolo “Perbacco” di Vietti – Annata 2005:

nel bicchiere il nostro Nebbiolo è evidentemente “granato” (note di rosso scuro, simile al mattone per capirci); alla vista e non particolarmente luminoso, è chiaro che l’acidità se l’è già lasciata alle spalle. Al naso conserva la nota tipica di viola ma è come se fosse leggermente appassita, i frutti di bosco sono scomparsi dietro un velo di etereo (mi riferisco a note odorose che ricordano vagamente lo smalto, il medicinale seppur possa suonare strano a chi non è del settore), piacevole una nota di liquirizia e poi appare in lontananza una leggera nota marsalata.

Beh questo dimostra che andava consumato!

In bocca è pieno, si fa sentire, il tannino è ancora lì ma l’equilibrio sta per decadere. Un vino alla fine della sua carriera. 😉

 

  • Nebbiolo “Perbacco” di Vietti – Annata 2012:

cambia tutto già alla vista: colore ancora sul rosso rubino (insomma più acceso) e di buona luminosità, ecco che noto subito la giovinezza.

Al naso è molto intrigante con frutti rossi, ribes e ciliegia che si affiancano alla violetta, ad una leggera speziatura che ricorda da un lato la cannella dall’altro una spezia leggermente più piccante; inoltre avverto un tocco di tostatura, forse foglia di tabacco: ad ogni olfazione una nuova sensazione, che bello!

In bocca è coerente: esattamente quello che immaginavo, pieno, succoso, equilibrato, il tannino c’è ma non mi aggredisce. Non ho dubbi che mi invoglia al secondo bicchiere. Insomma ha vinto! Persiste in bocca con un ritorno ancora fruttato su un finale rinfrescante.

 

Alla prossima degustazione!

 

 

 

Condividi: