Print Friendly, PDF & Email

Il mondo dell’enogastonomia cresce e, nonostante le previsioni di esperti e studiosi, non sappiamo che strade imboccherà.

Recentemente un collega romeno che intervistavo sul futuro della critica enologica affermava che “il futuro appartiene a coloro che sapranno creare il migliore abbinamento tra vino e altri temi di interesse generale. Turismo, gastronomia, arte, perfino sport”.

ene, ci siamo, sulla rivista Food&Wine troviamo i tè suggeriti in base ai vini che preferiamo, eccoli:

  • Chenin Blanc –> Phoenix Oolong
    Lo Chenin Blanc della Loira (Friancia) presenta spesso note erbacee e sentori di miele e frutteto che fanno pensare al tè Phoenix oolongs, dalla Cina. La cultivar Mi Lan Xian è noto per le note di mandarino, orchidea e un tocco di miele, così come legno che si avvicinano a quelli del nostro Chenin.
  • Riesling –> Sencha
    Se amate precisione, acidità e luminosità del Riesling allora dovete provare il tea giapponese Sencha. Fresco e preciso con note di hombu, dashi ed erbetta.
  • Pinot Noir –> Formosa Red Tea dal Taiwan
    Se amate un sofisticato Pinot Noir con un bel frutto rosso allora questo tè del Taiwan è perfetto poichè presenta evidenti note di frutti rossi con un tocco di terra, gustoso, dolce.
  • Syrah –> Lapsang Souchong
    In Francia, nel nord del Rodano, il Syrah ci regala vini saporosi con note affumicate e animali. Il tè equivalente è il Lapsang Souchong, tè nero cinese affumicato su aghi di pino. Può presentare note affumicate bilanciate con pelle, frutti e note di legno

 

Condividi: