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Vini di montagna con acidità spiccata ma integrata nel frutto giustamente maturo. Vini stratificati di buona eleganza e complessità. Sono queste le impressioni a caldo dei vini di Villa Corniole che ho degustato di recente a partire dalla novità aziendale: “Sagum”, Pinot Nero 100% Trentino DOC Superiore Valle di Cembra da vigneti impervi ad oltre 600 m di altitudine. Arriva, così, la prima annata (2018) e sarà prodotto solo nelle annate migliori.

Si distingue per un naso compatto e intenso con profumi di cocco candito, marasca, cioccolato e un tocco pepato. Buona la struttura ma il tannino resta “delicato”, il sorso è vivace con un’acidità rinfrescante e un tocco sapido intrigante. Caldo e avvolgente. Ancora giovane, chiede tempo per una migliore integrazione del legno sia al naso sia al palato ma si offre accogliente con prospettive notevoli. Da riassaggiare più avanti.

Insieme al Sagum ho degustato con piacere lo spumante metodo classico “Salisa”, un Trentodoc brut millesimato 100% Chardonnay e dedicato alle tre figlie: Sara, Linda e Sabina, annata 2016 (sboccatura 2020). Bolla molto fine con bouquet incisivo e stratificato: foglia di limone, crosta di pane, caffè e pepe bianco con un richiamo di anacardo tostato su uno sfondo rinfrescante di mentuccia. Decisamente cremoso, buono l’equilibrio grazie anche alla sapidità. Decisamente secco e verticale.

Villa Corniole è un’azienda familiare fondata da Onorio Pellegrini che ha puntato tutto sul territorio alpino per esprimere l’eleganza della montagna in Valle di Cembra con vigneti terrazzati per Müller Thurgau, Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Nero. Mentre, dalla Piana Rotaliana nascono Teroldego, Lagrein e Pinot Grigio per un totale di circa 10 ettari.

 

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