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Un’uva “minore” in Germania – quanto meno per l’uso che se ne fa – che diventa centrale in un territorio italiano: mi riferisco al Müller Thurgau in Val di Cembra, Trentino, a riprova di quanto le condizioni giuste e la dedizione possano fare la differenza. Non a caso è proprio qui che si tiene ogni anno una rassegna dedicata (leggi qui).

La Val di Cembra è la valle che in questa regione offre ripidi pendii a garanzia di una viticoltura di qualità con grande attenzione alla sostenibilità, supportata dalle stesse cooperative il cui ruolo è centrale visto anche l’alto numero di varietà in uso per uno studio capillare su stili e potenzialità. Determinanti anche la presenza del torrente Aviso su cui si sviluppano i terrazzamenti a picco e il suolo porfirico, più calcareo verso Giovo.

Il Müller Thurgau, ormai un po’ simbolo di questa terra, è un incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royal del prof. Müller creato a Geisenheim a fine ‘800 al quale sono dedicati circa 900Ha con vigneti ad altitudini tra i 500 e gli 800 m s.l.m. a garanzia di forti escursioni termiche per vini, quindi, di buona acidità e profumati, dal tipico profilo di montagna. Un vitigno produttivo semi-aromatico che qui, col terreno vulcanico (porfido), le incursioni calcaree e il controllo delle rese non risulta mai banale.

Ecco alcune delle realtà più rappresentative.

villa corniole – degustazione

VILLA CORNIOLE

Azienda familiare di recente costituzione con vigne sul Monte Corona con più calcare che sostiene la struttura e circa 80.000 bottiglie di cui 13/14.000 di Müller-Thurgau e una cantina particolarmente accogliente perché scavata nel porfido.

Una linea di vini completa, senza dubbio tra le mie preferite del territorio, che esalta il territorio e non si ha paura a rilasciare sul mercato un po’ più tardi, quando opportuno. Dagli spumanti Trento Doc molto fini al Müller Thurgau, equilibrato e dal buon estratto; ai bianchi da altre uve internazionali come Chardonnay e Traminer ai rossi precisi e decisi come il Pinot Nero “Sagum”, il Lagrein o un ottimo Teroldego Rotaliano di grande bevibilità anche nella versione evoluta in legno “7 Pergole”.

Un pezzo a parte sarà dedicato ai rosati, incluso il Pinot Grigio ramato.

zanotelli – the entrance

ZANOTELLI

Altra azienda familiare che opera dal 1860; siamo nel cuore del paese con vigne che arrivano ai 900 m s.l.m. principalmente dedicati alla produzione di bianchi. Partiti con 20Ha e 15.000 bottiglie, oggi ne contano almeno 100.000. I 3 fratelli e il cugino, attuali conduttori, si sono equamente suddivisi i compiti e sublimano la loro unione con un’eccellente linea di Trento Doc dal nome “Forneri” perché essendoci tanti Zanotelli in zona, ciascuno veniva identificato in base al mestiere. Il loro trisavolo faceva il pane e da allora i discendenti sono rimasti “forneri”: oggi il “for” richiama il suono del numero 4 in inglese (“four”) in rappresentanza dei 4 attuali titolari. Appagante anche il Müller Thurgau Superiore, molto fine, da bere e ribere, il Pinot Nero Superiore per il quale il grappolo è tagliato in vigna e restano in pianta solo le “ali”.

zanotelli – forneri

 

CEMBRA CANTINA DI MONTAGNA

Riferimento produttivo imprescindibile per i numeri che consentono un lavoro di ricerca a beneficio di tutti. Oggi è il risultato della fusione tra 2 cooperative, La-Vis (in Val d’Adige) e la Cantina Sociale di Cembra nata nel 1952, che porta a un prezioso lavoro di zonazione. Una ricerca certosina che ha consentito la recente presentazione di vini da piccole partite e non solo per il Müller Thurgau. Impressionanti gli spazi per una linea completa e perfettamente riconoscibile grazie al triangolo (spesso ritagliano) in etichetta e sulle pagine varie. Dal Trento Doc “Oro Rosso”, per come viene chiamato il porfido vista la colorazione rosastra che dona ai terreni, ai bianchi semi-aromatici e internazionali, coerenti e immediati come Müller Thurgau, Chardonnay, Riesling ma anche un ottimo Pinot Nero, rotondo e scattante, “croccante” ma di bella concentrazione.

cembra – trento doc

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