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calabria at expo 2015

calabria at expo 2015

  • LE CONTRADDIZIONI CIRCA EXPO 2015-MILANO

A giugno, quando invece di lamentarsi era tempo di sbrigarsi e approfittare non solo del fatto che l’EXPO fosse dietro l’angolo (in Italia) ma anche che il tema (in una parola sull’alimentazione) fosse di interesse diffuso, si polemizzava parlando già di fallimento rispetto alle visite attese con previsioni incredibilmente anacronistiche (eravamo appena all’inizio).

Poi, tra settembre ed ottobre, ci si è resi conto che il tempo stava per scadere e ci si è catapultati contribuendo attivamente alla formazione di quelle file paurose; e a quel punto di cosa ci si

the future restaurant oj japan pavillion

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lamenta?! Udite, udite: del fatto che le ore di attesa siano troppe! Quindi si sta ammettendo esattamente il contrario di quanto si affermava a Giugno rispetto alla mancanza di affluenza. Ma allora le previsioni non erano completamente sbagliate?! Non solo, c’è stato chi si augurava, addirittura, che Expo 2015 fosse protratta!

Beh le cose non tornano.

 

Da quale parte ti schieri?! Tu ci sei stato all’Expo a Milano?

 

  • TEMA E CRITICHE SU EXPO 2015-MILANO

    usa at expo 2015

    vertical crops at expo 2015

Insomma, quando ho visitato Expo a giugno mi sono ritrovata a fare i conti con le mille critiche: alcune assolutamente fondate (gli scandali in primis) e che io stessa avevo sollevato; altre -come al solito- vuote. Basti pensare a chi, tra gli italiani stessi, ha cercato esclusivamente la cucina italiana invece di approfittare della presenza di tutti i cibi del mondo. Peggio ancora, a chi ha interpretato questa esposizione universale come una… “fiera alimentare/sagra” lamentandosi anche dei prezzi (forse pensavano di recarsi in salumeria), senza aver partecipato ad un solo incontro, una conferenza, un appuntamento tematico grazie ai quali avrebbe colto lo spirito reale.

emirates3“Nutrire il pianeta” non voleva dire “Sfamiamo il pianeta: mangia tutto quello che puoi”, ma magari “troviamo delle soluzioni per salvare il pianeta” detta veramente in breve. Esempi immediati: Israele e Stati Uniti hanno proposto le coltivazioni in verticale (per salvare spazio), Slow Food, tra le varie, ha presentato dei prodotti italiani riscoperti come ricchezza di territori educando a come evitare

consumi errati, fuori stagione o dannosi per l’Uomo, l’ambiente, le comunità. Gli Emirati Arabi propongono il proprio sistema di aggregazione che ha dimostrato di riuscire a capovolgere completamente il destino di un popolo che emerge da una situazione di grave difficoltà (anche legata

giappone

giappone

alle condizioni climatiche) diventando realtà ricca e di riferimento. Alcuni Paesi Africani hanno proposto i loro prodotti di eccellenza educandoci ad un uso molto diverso da quello a cui siamo abituati.

Io ci sono stata con grande interesse sia a giugno (ecco il vecchio report con le me prime impressioni e la mia partecipazione diretta) sia a Settembre, perchè c’era tanto da fare e da vedere all’Expo e c’era per tutti i gusti!

 

Tu quali padiglioni hai visitato e preferito?! Lascia un commento!

 

  • I PADIGLIONI PiU’ INTERESSANTI DI EXPO 2015 A MILANO
thailandia

thailandia

Eccomi allora ad integrare il precedente report con nuove considerazioni su padiglioni e visite di cui vorrei anche il tuo parere!

PADIGLIONE ITALIA: non potevo lasciar chiudere i battenti ad Expo senza una considerazione sul nostro padiglione. Beh architettonicamente è davvero bello, abbiamo battuto quasi tutti, non so -però- se le ore di attesa per i visitatori valessero davvero la pena. Insomma avremmo dovuto offrire l’esperienza più significativa e invece ho la sensazione che non sia stato così. Il percorso non è stato particolarmente coinvolgente.

PADIGLIONE GIAPPONE: uno dei più gettonati, si è arrivati a 9 ore di attesa se non di più: ad un certo punto hanno addirittura chiuso l’ingresso per la giornata in corso. In effetti il percorso è stato molto interessante: fatto di giochi di luce e suoni che ci

padiglione giappone

padiglione giappone

hanno trasportati nelle atmosfere orientali. Il bello è venuto alla fine: ci hanno fatti sedere attorno a tavoli virtuali sul cui ripiano scorrevano immagini di cibi e piatti stagionali con i quali potevamo interagire con le bacchette e facendo squadra con i nostri commensali del momento. Luci, giochi, colori e musica con artisti che si cambiavano d’abito e hostess su motocicli elettrici a 2 ruote senza manubrio sponsorizzati dalla Honda per animarci e supportarci nei giochi.

THAILANDIA: il percorso è ancora fatto di video, in questo caso più informativi che emozionali. Mi è piaciuto scoprire l’immensa varierà di tipologie di riso con tanto di campione e lista delle proprietà diversissime. L’attrazione di molti occidentali è stata catturata dal negozio dove erano disponibili molti dei prodotti tipici locali, tra questi alcuni

insetti in busta!

insetti in busta!

stuzzichini: insetti in busta come fossero patatine o pop-corn, a cui cercano di farci abituare in quanto fonte di proteine valida e sostenibile. D’altra parte i nostri amati gamberi non credo siano più attraenti delle cavallette!

EMIRATI ARABI: questi hanno puntato tutto su una storia coinvolgente con la quale hanno mostrato come le nuove generazioni vivono una realtà assolutamente diversa rispetto a quella dei propri nonni che combattevano contro la sete dovuta dalla siccità. Oggi sono una delle realtà più importanti grazie alla cooperazione che li ha fatti letteralmente risorgere ed in tempi brevissimi. In vista della prossima esposizione Universale (Dubai 2020) di

giappone a expo 2015

giappone a expo 2015

cui saranno padroni di casa, propongono l’unione come possibile soluzione ai problemi del pianeta che non possono essere ignorati da alcuno stato! Il tema: “Connecting Minds, Creating the Future” (“Collegare le menti, creare il futuro”).

RISTORANTE GIAPPONESE DELLA FAMIGLIA IMPERIALE: si c’era anche quello ed è seriamente un’esperienza! Qui ho celebrato il mio compleanno ma questa è un’altra storia di cui scriverò prestissimo!

 

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