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L’azienda Pisoni in Trentino non è solo Trento DOC e Vino Santo (siamo nella Valle dei Laghi, terra di questo vino da dessert di nicchia prodotto da Nosiola) che affiancano gli altri vini da uve locali e internazionali note e diffuse in questo territorio. È ancora di più.

Azienda biologica e biodinamica da più di 20 anni con una lunga storia di tradizioni alle spalle, ben nota sul panorama nazionale e non solo con grande focus, evidentemente, sul territorio e relative potenzialità. Ed ecco che investe su questo con una novità: la varietà Rebo, incrocio Teroldego e Merlot creato negli anni 50 proprio qui da Rebo Righotti e dei quali vitigni prende il meglio. Vitigno dalla forte carica antocianica, buccia resistente e alto estratto. Dallo stesso, si produce un vino nello stile dell’Amarone, quindi con appassimento, sfruttando la tipica brezza del luogo chiamata “Ora del Garda”: il Reboro. Un progetto di collaborazione tra i produttori della Valle dei Laghi, prodotto per la prima volta nel 2011 (bottiglia messa in commercio nel 2015).

Nello specifico, il Reboro di Pisoni (maggiore produttore di Reboro con 10.000 bottiglie) è ottenuto da uve biologiche (della varietà Rebo, appunto), coltivate nei migliori vigneti e lasciate appassire fino a Novembre inoltrato sulle “arele”, i graticci utilizzati anche per l’appassimento delle uve Nosiola destinate alla produzione del Vino Santo Trentino D.O.C. Dopo la spremitura e la successiva vinificazione, matura per tre anni in botti di rovere.

Ecco le mie impressioni su Rebo e Reboro a seguito della visita in cantina Pisoni.

  • REBO 2016

Rubino di media intensità.

Al naso ricorda qualcosa del Cabernet Franc con note di china; il frutto è nero e si combina a soffi di radice di liquirizia, tostatura e fumo su un sottofondo balsamico molto rinfrescante.

Al palato e teso quindi bevibile, leggermente asciutto, di struttura non trascurabile e aromi di frutto scuro e legno che richiamano i profumi.

  • REBORO 2014

Rubino carico, denso.

Profuma di confettura di more, pepe e peperoncino, corteccia e legno di cedro. Naso intrigante. Morbido al palato, vagamente abboccato, lungo, da meditazione.

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